Normative

Premessa:

I recenti eventi sismici avvenuti nel centro italia del maggio 2012 hanno evidenziato la vulnerabilità delle strutture prefabbricate costruite senza criteri antisismici. Questi eventi hanno fatto scaturire rivalutazioni importanti riguardo la delicata tematica della sicurezza degli ambienti di lavoro.

I fatti:

Nel 2003 l’Italia è stata oggetto di una nuova mappatura sismica dove, di fatto, è stata eliminata la zona non classificata, pertanto, anche se a basso rischio, tutte le aree sono comunque soggette ad un potenziale rischio sismico.

Dal 2003 al 2009 ci sono state una serie di proroghe sull’ingresso in vigore delle norme e, per un periodo, sono coesistiti vari regimi ma solo con il terremoto de L’ Aquila sono diventati definitivi.

Pertanto, oltre ai prefabbricati realizzati prima del 2003,è possibile che anche alcuni degli edifici cosruiti sino al 2009 abbiano importanti lacune dal punto di vista sismico, proprio perché non sono state progettati per tali eventi.

Le costruzioni inoltre non devono rispondere solo alle norme tecniche ma anche alle specifiche norme di sicurezza sull’ambiente di lavoro.

Le normative:

D.Lgs 81/2008 e s.m.i.

Gli articoli 17 e 28 del D.Lgs 81/2008 e s.m.i. “testo unico sulla salute e sicurezza sul lavoro” contengono la necessità di effettuare tutti i rischi per la salute e la sicurezza comprendendo anche possibili terremoti, pertanto la vigente normativa richiede ai datori di lavoro di effettuare una valutazione anche sui rischi legati ad un potenziale evento sismico. Anche il ministero del lavoro ha elaborato un comunicato stampa nel quale sollecita esplicitamente il datore di lavoro a garantire la solidità dei luoghi di lavoro anche in relazione ad un potenziale evento sismico. Solo le condizioni di legittimità (collaudo, agibilità, ecc.) non rappresentano infatti uno standard sufficiente di sicurezza.

Inoltre l’art. 29 dello stesso decreto richiede che la valutazione dei rischi venga elaborata in relazione al grado di evoluzione della tecnica, della prevenzione e della protezione. Le evoluzioni tecnico scientifiche odierne consentono di effettuare delle valutazioni e degli interventi di adeguamento sismico molto efficaci e allo stesso tempo non invasivi.
Pertanto è importante che un' azienda si affidi a tecnici o strutture competenti in materia come C.T.SAFE, che analizzino con esattezza la situazione per capire i reali rischi, ma soprattutto per adottare eventuali e opportuni accorgimenti con lo scopo di migliorare le condizioni di sicurezza degli edifici.

NOTA DEL MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI: COMUNICATO STAMPA DEL 6/6/2012

Inquanto a questo delicato aspetto, a seguito del terremoto in Emilia, è cambiato l’approccio con la problematica della responsabilità in caso di evento sismico. Il Ministero del Lavoro e Politiche Sociali, con riferimento alla sicurezza nei luoghi di lavoro e in particolare a quelli della zona dell’Emilia Romagna, precisa che la stabilità e la solidità degli edifici è un requisito di sicurezza espressamente previsto nell’allegato IV del D.L. 81/2008 che disciplina la materia della tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro. Il mancato rispetto di questo requisito è sanzionato penalmente e nessuna liberatoria può neutralizzare tale sanzione.

Di fronte a uno scenario di questo tipo è opportuno ed intelligente valutare l’opportunità di eseguire una messa in sicurezza o pianificare interventi di miglioramento/adeguamento sismico.